Welfare aziendale: quando diventa “green”
Sta diventando sempre più frequente, anche nel nostro territorio, la diffusione di programmi di welfare aziendale, sempre più spesso in chiave “green“, volendo realizzare un piano sostenibile dal punto di vista sia ambientale che sociale.
In che cosa consiste il welfare aziendale?
Con l’espressione “welfare aziendale” si vogliono identificare le prestazioni, agevolazioni e servizi che un datore di lavoro corrisponde ai propri dipendenti in natura o sotto forma di rimborso spese.
Il fine di tale politica retributiva “indiretta” è principalmente costituito dal miglioramento della qualità della vita e del benessere sul luogo di lavoro, i quali si riflettono in un vantaggio per l’azienda, in termini di produttività, fidelizzazione e – non da ultimo – in un miglioramento dell’immagine pubblica, senza considerare i numerosi vantaggi fiscali e risparmi contributivi offerti dalla normativa attualmente in vigore.
Il welfare “green“: che cos’è?
Ancora di più quando si parla di welfare sostenibile (il c.d. “green” welfare), le aziende possono realizzare piani concreti per l’ambiente migliorando così l’immagine nei confronti dei propri dipendenti e clienti, differenziandosi dai competitors e trasmettendo l’impegno aziendale per il futuro del nostro pianeta, il che si traduce – quasi naturalmente – in un aumento della fiducia nei confronti del brand.
Alcuni esempi di welfare “green“
Tra i diversi benefit aziendale che possono essere erogati facendo bene all’ambiente, vogliamo menzionare quelli che riteniamo più interessati e vantaggiosi per l’impresa:
- Buoni carburante per chi condivide il tragitto casa-lavoro con altri colleghi;
- Messa a disposizione di biciclette ai propri dipendenti;
- Acquisto di prodotti ecologici e concentrati per la casa, per la cura della persona e per il bucato;
- Acquisto di prodotti alimentari e sostenibili, a partire dal packaging e dalla provenienza degli stessi.
Quali sono i vantaggi dei piani di welfare?
I piani di welfare aziendale costituiscono, entro certi limiti di spesa, servizi detassati per i lavoratori dipendenti, in quanto rientrano nella categoria dei beni che non concorrono a formare reddito imponibile (e – pertanto – non bisogna indicarli in dichiarazione dei redditi se rimborsati nello stesso anno), in quanto volti a soddisfare esigenze e interessi meritevoli di tutela, come il miglioramento delle condizioni di vita.
Tutte queste caratteristiche fanno del welfare aziendale una scelta sicuramente vantaggiosa per il datori di lavoro e per i loro dipendenti.
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